VIN (Vehicle Identification Number) – Il Numero di Telaio dei veicoli

Cos’è il numero di telaio o VINVehicle Identification Number

I dati di identificazione dei veicoli a motore sono obbligatori per Legge. Sono tali perché i veicoli, in quanto bei mobili registrati presso i registri nazionali dei vari paesi, devono poter essere identificati inequivocabilmente. La loro proprietà deve essere riconducibile ad una persona, una società e pertanto la responsabilità derivante dalla circolazione, dall’uso di questi riconducibile ad essi.

Il dato di identificazione del veicolo per eccellenza è il numero di telaio (V.I.N.), il quale è composto per convenzioni internazionali da 17 caratteri (cifre e lettere). Esso nella sua composizione, identifica la casa costruttrice, il modello, l’anno di produzione, lo stabilimento di provenienza, il numero seriale di produzione e infine la persona (proprietario) cui esso è collegato tramite i registri di proprietà dei vari paesi. Ogni serie alfanumerica differisce pertanto dall’altra ed è inequivocabilmente legata ad un solo veicolo a motore, sia esso moto, macchina o autocarro etc…

Conseguenza di questa breve introduzione è la considerazione di quanto sia importante saper individuare innanzitutto la posizione del numero di telaio sui vari veicoli in modo celere e preciso, saper decodificare la serie alfanumerica presente al fine di poter accertare la genuinità dello stesso e la provenienza lecita del veicolo. Esigenze che sono prioritarie anche per le Forze di Polizia che esercitano un controllo su strada e che concorrono a determinare le possibili varie ipotesi di illeciti derivanti dal numero di telaio (di carattere amministrativo o penale), la capacità per gli addetti al controllo di individuare in tempi rapidi la posizione del numero di telaio, la sua corretta punzonatura e la rispondenza alla marca / modello e targa di identificazione del mezzo. Detti controlli spesso comportano un perdita di tempo non indifferente visto le varie posizioni su cui vengono impressi sul telaio.  Da notare che il numero corretto da verificare è SEMPRE quello punzonato sul telaio, il numero che viene a volte visualizzato in un’apposita finestra sul vetro anteriore è solo una riproduzione di quello originale.

NORMATIVA DI RIFERIMENTO - Il Codice della Strada

La Normativa di riferimento vigente per ciò che concerne il numero di telaio e i dati di identificazione dei veicoli a motore in genere è individuabile, con riferimento a quella Nazionale, nel Codice della Strada e Regolamento di esecuzione del Codice e nel Codice Penale per le ipotesi di illecito.

Esistono poi una serie di Direttive dell’Unione Europea che hanno dettato linee guida, recepite dal Legislatore nazionale nel Codice della Strada, che hanno consentito una omogeneizzazione a livello comunitario della normativa.

Il nostro CdS, tratta dei dati di identificazione dei veicoli a motore nell’articolo 74 il quale dispone:

DATI IDENTIFICAZIONE (Vedi art.232 e art.233 reg. cod. strada)

1. I ciclomotori, i motoveicoli, gli autoveicoli, i filoveicoli e i rimorchi devono avere per costruzione:

a) una targhetta di identificazioneLa Targhetta di Identificazione è un dato identificativo ob… Leggi, solidamente fissata al veicolo stesso;
b) un numero di identificazione impresso sul telaio, anche se realizzato con una struttura portante o equivalente, riprodotto in modo tale da non poter essere cancellato o alterato.
2. La targhetta e il numero di identificazione devono essere collocati in punti visibili, su una parte del veicolo che normalmente non sia suscettibile di sostituzione durante l’utilizzazione del veicolo stesso.

3. Nel caso in cui il numero di identificazione del telaio o della struttura portante sia contraffatto, alterato, manchi o sia illeggibile, deve essere riprodotto, a cura degli uffici competenti del Dipartimento per i trasporti terrestri, un numero distintivo, preceduto e seguito dal marchio con punzone dell’ufficio stesso.

4. Nel regolamento sono stabilite le caratteristiche, le modalità di applicazione e le indicazioni che devono contenere le targhette di identificazione, le caratteristiche del numero di identificazione, le caratteristiche e le modalità di applicazione del numero di ufficio di cui al comma 3.

5. Qualora le norme del regolamento si riferiscano a disposizioni oggetto di direttive comunitarie, le prescrizioni tecniche sono quelle contenute nelle predette direttive; è fatta salva la facoltà per gli interessati di chiedere, per l’omologazione, l’applicazione delle corrispondenti prescrizioni tecniche contenute nei regolamenti e nelle raccomandazioni emanate dall’Ufficio europeo per le Nazioni Unite – Commissione economica per l’Europa, recepite dal Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. (Il Ministero della navigazione e dei trasporti è ora denominato Ministero delle infrastrutture e dei trasporti)

6. Chiunque contraffa, asporta, sostituisce, altera, cancella o rende illeggibile la targhetta del costruttore, ovvero il numero di identificazione del telaio, è punito, se il fatto non costituisce reato, con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 2.514 a euro 10.061. (Comma così modificato dal D.M. 22 dicembre 2010, in G.U. n. 305 del 31-12-2010..”)

NORMATIVA INTERNAZIONALE

La normativa internazionale di riferimento è individuabile come segue:

Direttiva 76/114/CEE recepita con D.M.26.02.76
Direttiva 78/507/CEE recepita con D:M:30.09.78
Direttiva 93/34/CEE recepita con D.M. 03.11.94 (veicoli a 2 o 3 ruote)

Tutte le norme e gli accordi internazionali, sono stati recepiti dal Legislatore Italiano che li ha codificati appunto nel codice della strada, interessante sotto questo aspetto, sono gli accordi adottati nella Conferenza di Ginevra del 1975 (la stessa che ha stabilito le linee guida per il rilascio delle patenti internazionali), e le varie normative ISO acronimo di “International Organization for Standadization” appunto l’organismo internazionale cui aderiscono tutti o gran parte dei Paesi della comunità internazionale che spinti dall’esigenza di uniformare e standardizzare le misure e i pesi, al fine di economizzare e rendere più efficienti gli scambi commerciali hanno redatto una serie di testi contenenti indirizzi poi recepiti ad esempio dalla Conferenza di Ginevra e adottati da gran parte dei Paesi.

Proprio le specifiche dettate dall’ISO, hanno determinato la conformazione attuale del numero di telaio ovvero la sua serie alfa numerica, il significato della successione di caratteri alfabetici e numerici e risulta quella di riferimento per sua decodifica e interpretazione.

ISO 3780 – Definisce il W.M.I (World Manifacturer Identifier) (paese costruttore)
ISO 3833 – Definisce tutti i veicoli a motore (ciclomotori esclusi)
ISO 4030 – Definisce il numero di identificazione del veicolo, la sua composizione e posizione, viene chiamato V.I.N. (Vehicle Identification Number) ed è composto da 17 caratteri disposti solitamente su una riga unica. I caratteri utilizzabili sono i numeri da 0 a 9 e le lettere dell’alfabeto latino escluse la “O, I e Q” in quanto facilmente modificabili e soggetti facilmente ad errori di lettura. La lettera “O” è usata solo per identificare nel terzo carattere i costruttori “Opel”, “Porsche” e “Ford” tedesca (unica eccezione)
Il V.I.N. (Numero di Telaio) è diviso in parti o sezioni:

W.M.I. (World Manifacturer Identifier) – I Sezione : Identifica il paese o la casa costruttrice
V.D.S. (Vehicle Descriptor Section) – II Sezione : Indica il modello e le altre caratteristiche tecniche (alimentazione ad esempio)
V.I.S. (Vehicle Indicator Section) – III Sezione : Indica e contraddistingue il particolare veicolo

Collegamenti

W.M.I. (World Manifacturer Identifier) - I Sezione

La prima sezione (W.M.I.) è composta da tre caratteri alfanumerici, identifica il paese della casa costruttrice e il costruttore. In particolare il primo carattere identifica il paese ove ha sede la casa costruttrice

Il secondo ed il terzo carattere presente nel W.M.I. identifica il codice internazionale del costruttore.

E’ da tener presente che le case costruttrici hanno fabbriche in diversi paesi, quindi i primi tre caratteri del V.I.N., anche se di modelli uguali, avranno una sigla W.M.I. diversa.

V.D.S. (Vehicle Descriptor Section) - II Sezione

La seconda sezione (V.D.S.) è composta da cinque caratteri alfanumerici, dal quarto all’ottavo ed identifica il modello di autovettura, lo stabilimento di produzione, ed altre caratteristiche del veicolo e varia da costruttore a costruttore.

V.I.S. (Vehicle Indicator Section) - III Sezione

La terza sezione (V.I.S.) è composta dagli ultimi otto caratteri alfanumerici, ed identifica solo e soltanto quel veicolo e nessun’altro.

In questa sezione, si trova l’anno di fabbricazione del veicolo, dato determinante ad eventuali fini identificativi.

L’anno viene individuato da un gruppo di numeri o lettere che si ripetono ogni trenta anni.

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